Le alterazioni biologiche e psicofisiche che caratterizzano la sindrome presentano sintomi piuttosto riconoscibili. Come abbiamo detto, tipo e intensità dei disagi variano da donna a donna e da ciclo a ciclo, motivo per cui possiamo fare un elenco dei problemi più caratteristici ma poi ognuna di noi deve valutare singolarmente la situazione. I sintomi della sindrome premestruale possono durare poche ore come alcuni giorni e aggravarsi se si sta vivendo un periodo di forte stress o se si è in perimenopausa. Quest’ultimo è il periodo di sviluppo biologico femminile che precede la menopausa e proprio per questo è caratterizzato da molte irregolarità a livello di ciclo mestruale: la sindrome, in questo caso, può sovrapporsi alle mestruazioni.
Ad ogni modo, i sintomi psicofisici più frequenti legati alla sindrome premestruale sono:
- irritabilità e collera
- ansia e agitazione
- difficoltà di concentrazione
- sonnolenza
- depressione e, alcune volte, forme di astenia (mancanza di energia) più o meno gravi
A questi, possiamo sommare la sintomatologia prettamente fisica:
- ritenzione idrica
- edema (accumulo di liquidi nei tessuti)
- aumento di peso transitorio
- sensazione di tensione mammaria
- mastodinia (dolore al seno)
- sensazione di tensione e fastidio all’area pelvica
- mal di schiena
Tutti questi sintomi spesso e volentieri, specialmente nelle donne più giovani, si accompagnano a cambiamenti di umore repentini, dolori muscolari, aumento dell’appetito, sensazione di nausea, emicrania, stipsi oppure episodi di dismenorrea (dolore uterino) quando ci si avvicina al primo giorno di flusso mestruale. Questi che abbiamo elencato sono tutti problemi noti, che generalmente colpiscono moltissime donne durante le mestruazioni, eppure, quando ti rendi conto che si presentano con precisione qualche giorno prima dell’arrivo delle mestruazioni, potrebbero indicare la sindrome premestruale.